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Per ora arriviamo a un quinto e ultimo pezzo tra i più favoriti,... che non è affatto francese, anzi particolarmente ed esemplarmente tedesco, né è tolto da un'opera, ma è una canzone, uno di quei Lieder patrimonio popolare e opera d'arte insieme, che appunto da questo insieme riceve la sua particolare impronta spirituale e culturale. A che le ambagi?… Era la Canzone del Tiglio di Schubert, nient'altro che il notissimo Am Brunnen vor dem Tore.
Mann, Thomas: La montagna incantata, Milano, Corbaccio, 1992, pp.612-616 (traduzione di Ervino Pocar di Der Zauberberg, 1924).

Praticamente tutta la musica tedesca, Wagner in testa, è, secondo Thomas Mann, se non “colpevole” certo strettamente connessa con gli aspetti più torbidi del regime hitleriano. Perché è popolare, radicata Kultur invece di essere responsabile, razionale Zivilisation.

La fascinazione della musica tedesca, che fa parte della Kultur, si contrappone dunque alla Zivilisation. I due concetti Kultur e Zivilisation già in Nietzsche e in Burckhardt sono un'alternativa inconciliabile. Per Thomas Mann sono il perno di una svolta politica che negli anni dopo la prima guerra mondiale lo porterà dalle posizioni conservatrici delle Confessioni di un impolitico al rifiuto del regime hitleriano e all'esilio.

Der Lindenbaum ( Canzone del Tiglio) presenta ad una analisi armonica, melodica e sintattica precise parentele con un altro Lied, lo Horst-Wessel-Lied, considerato l'inno nazista, onnipresente nei documentari di Leni Riefenstahl. 

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Ascolta Der Lindenbaum
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Herbert Windt il compositore autore della colonna sonora di molti film della regista